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Re: Varani e cani...


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Inviato da Sergio on Marzo 23, 2001 at 08:37:46:

In risposta a: Varani e cani... Inviato da Markino on Marzo 23, 2001 at 04:35:46:

Ciao Markino

concordo pienamente cone la tua posizione. Inoltre, non mi stancherò mai di ripeterlo, c'è ancora molto da fare per far capire alla maggior parte dei possessori di rettili, che è un grave errore (a mio avviso) proiettare su questi animali le aspettative e le logiche d'interpretazione che siamo abituati a proiettare su altri animali più "affini" all'uomo (tipo cani, gatti o cavalli). Credo che molti amanti degli animali, se pur in buona fede, commettano degli errori a due livelli:
1) in genere proiettano sugli animali domestici "classici" come i cani, le medesime logiche d'interpretazione che si è soliti proiettare sugli uomini. In poche parole si "umanizzano" questi animali falsandone completamente i segnali che essi ci inviano e così creando un rapporto che a mio avviso è controproducente: non capiamo loro, fraintendiamo i messaggi che ci inviano e non impariamo nulla dal rapporto con essi. Egoisticamente ci costruiamo un'immagine che non corrisponde al vero. Il rapporto uomo-animale risulta così falsato e alienante dalla realtà delle cose.

2) sui rettili si procede in maniera simile, ma essendo questi animali più "lontani" da noi, si proietta su di essi le logiche d'interpretazione che andrebbero applicate ai cani o gatti ecc. (a meno che addirittura non si "umanizzi" anche i rettili, come capita a volte a certi neofiti), anche in questo caso il rapporto è falsato e si finisce per non capire nulla di questi animali meravigliosi ("il mio boa mi riconosce, quando entro nella stanza lui riconosce la mia voce"," il nostro pitone è più affezionato a me che alla mia ragazza", ecc...ecc..., fino ai casi limite alla scemenza pura del tipo "mi porto il mio pitoncino fuori xchè gli fa piacere fare un giro".

Come te mantengo i miei animali (serpenti e iguane) evitando IL PIU' POSSIBILE un contatto diretto, sappiamo bene che è solo fonte di stress per loro. Un boa è impautiro anche dal "padrone", un serpente ha schemi mentali realativamente semplici, ma è difficile per molti capirli e quindi rispettarli comportandosi secondo quelli che sono gli schemi logici dell'animale in questione. Anche i miei boa sono poco avvicinabili, compresi quelli nati in cattività. Io li osservo e cerco di rispettarli il più possibile, e quel poco di aggressività che mantengono mi fa pensare che il rapporto che ho instaurato con loro non è coercitivo e sta proseguendo nella giusta maniera, almeno lo spero. I rettili non sono cani o gatti, i loro istinti selvatici li portano a diffidenza continua verso l'uomo anche verso quello che vedono tutti i giorni al di là del vetro, per loro è solo un grosso mammifero potenzialmente percoloso, credo ne abbiano timore vero e proprio, anche i più "domestici" nati in cattività. Non voler capire questo è secondo me molto egoistico da parte di noi uomini. Imploro tutti per la millesima volta: manneggiate i vostri serpenti il meno possibile. Li stressate e basta, ogni altra dsquisizione sul maneggiamento è secondo me una stupidaggine ("lo maneggio così si abitua","una carezzina gli fa piacere"...sono stronz..., se volete un rapporto così "fisico" con un animale prendetevi un cane o un gatto, non un serpente). Chissà...tra qualche decina di migliaia di anni forse l'evoluzione farà il suo corso e cambierà il rapporto uomo-rettile, ma ora siamo solo all'inizio. Non corriamo troppo.




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