Inviato da Mario on Gennaio 14, 2000 at 02:36:12:
In risposta a: Sei un vero curioso Inviato da Emanuele on Gennaio 12, 2000 at 05:27:53:
....da un certo punto di vista (etologico) condizionamento. Questo termine assume nei rapporti tra gli umani una connotazione negativa. Con i rettili si riesce ad ottenere un certo grado di condizionamento, in quanto si hanno in alcune specie, aree della corteccia cerebrale e del cervelletto leggermente più sviluppate (specie in alcuni sauri e.g. Pogone)dovute alla complessità delle interazioni tra i vari individui di un gruppo. E' chiaro quindi che le possibilità di interazione e apprendimento-condizionamento tra uomo e rettile sono più probabili con rettili che vivono naturalmente in gruppi, sviluppano comportamenti territoriali e gerarchici.
La cosa può essere vera anche con alcuni serpenti: è noto che tra i grandi pitoni, il reticolato sia quello più "sveglio" (e di ciò non giubilo di gioia, pensando al proprietario).
Per gli altri serpenti sono d'accordo con Emanuele: vengono maneggiati con perizia, si abituano ad associare all'odore dell'uomo non un messaggio di minaccia, ma una vaga sensazione (io credo) piacevole, le mani sono calde. C'è inoltre una componente individuale; come nell'uomo, vi sono individui inclini al nervosismo, ed altri più placidi, così penso nei serpenti avvenga lo stesso.Io stesso ho una grande vipera comune che non morde, non soffia, si lascia maneggiare come una Elaphe guttata qualsiasi. Un terzo aspetto, le cure: un serpente ben curato, ben nutrito, in un terrario che soddisfa le sue esigenze, tende naturalmente a tranquillizzarsi; d'altronde chi, come me, si avvicina agli "anta", ricorderà che...IL POPOLO AFFAMATO FA LA RIVOLUZION!
Saluti a tutti
Mario