Inviato da Markino on Gennaio 14, 2000 at 02:25:55:
In risposta a: Sei un vero curioso Inviato da Emanuele on Gennaio 12, 2000 at 05:27:53:
Caro Gaetano, innanzitutto grazie per le interessanti domande e per mantenere il forum così movimentato dopo settimane di noia. La mia opinione si accosta molto a quella di Emanuele. Per la mia esperienza che è maggirmente con ofidi piuttosto che con sauri, mi insegna che non è tanto una componente afffetiva a mettersi in atto al momento del maneggiamento, ma più che una componente affettiva direi di tolleranza. I serpenti infatti imparano a tollerare l'essere maneggiati, ma per quanto ne so starebber molto meglio in tranquillità dentro al terrario. Del resto come giustamnte dice Emanuele essi sono animali molto arcaici non in grado di esprimere affetto, cure materne etc. Cosa curiosa invece viene dalla mia e soprattutto dall'esperienza di altri. Conosco diversipossessori di iguana i quali sostengono, e ho avuto modo di verificarlo, che lguana cerca spesso l'affetto del suo possessore e si abbandona volentieri a carezze sotto il gozzo chiudendo gli occhi e rilassando i muscoli.
Un altra cosa molto curiosa che vorrei lanciare come argomento di discussione è questa:
SEcondo voi i rettili hanno buona memoria o è solo istinto?
Dimentichiamo per un istante che il serpente non si prepari a mordere ogni volta che apriamo il terrario perchè sanno che arriverà il topo. Io ho avuto un'esperienza curiosissima con un coccodrillo.
Questo animale è un paleosuchus palpebrosus il quale appartiene ad un amico. Un giorno il gatto di questa persona si è infilato nella vasca del cocco il quale ha tentato di aggredirlo. Il proprietario di antrambi gli animali ha lasciato cadee un gollettone (cazzotto) sulla testa dal malcapitato rettile il quale da quel giorno ogni cvolta che lo vede avvicinarsi al vetro soffia e lo cerca. Particolare curioso è che io ed altri ci avviciniamo tranquillamente all'animale pulendogli con una spugna le alche che ha sulla schiena.
Aspetto i vostri interessanti commenti
Ps Io li chiamo chondropithon perchè mi piace di più e basta
: Ciao Gaetano, vedo che la curiosità non ti manca, complimenti.
: Ci sono due scuole di pensiero: una che sostiene la possibilità di un riconoscimento da parte del serpent verso il suo padrone, e quindi il fatto che il rapporto presenti in un qualche modo un flusso bidirezionale, se pur di intensità diversa, tra l'uomo ed il rettile.
: La seconda dice invece che l'unica espressione di apprendimento rettile-uomo è ESCLUSIVAMENTE legata al cibo offertogli da quest'ultimo: in pratica un ramarro ti viene in mano perché sa che forse gli porti i grilli. La postilla ofidica è data dal fatto che i serpenti, dotati di un olfatto straordinario, sarebbero in grado di riconoscere il loro "padrone" tramite il suo odore: ma il punto non cambia più di tanto, riconoscono lui o il potenziale topo ?
: Io appartengo fermamente a questo secondo caso: le moderate reazioni aggressive di molti serpenti possono essere più legater alla capacità del loro padrone (che brutto termine) a prenderli correttamente in mano senza infastidirli troppo, a maneggiarli nella circostanza giusta, a non disturbarli quando magiano o quando mutano, e via dicendo, tutte condizioni più connesse all'uomo che non al serpente. Personalmente non penso che l'olfatto giochi un ruolo pseudo-affettivo in questo contesto: lo stesso encefalo dei rettili, chi più chi meno, non consente di provare "affetto", apprendere qualcosa sì, abituarsi a qualcosa sì. Ma si parla di apprendimento bello e buono, tra l'altro molto modesto, mai di affetto. Non ho mai avuto dimostrazioni del contrario, vere dimostrazioni, per cui non ci credo.
: A presto,
: Emanuele