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Re: Accoppiamenti tra fratelli e sorelle


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Inviato da Pasqui on Aprile 04, 2001 at 12:14:32:

In risposta a: Accoppiamenti tra fratelli e sorelle Inviato da Danilo e Marika on Aprile 03, 2001 at 15:27:45:

Ciao
I serpenti, come tutti i vertebrati, posseggono due copie di ognuno dei propri cromosomi, una serie ereditata dal padre ed una dalla madre (condizione definita diploidia). I gameti (cellule atte ad unirsi nel processo di fecondazione per formare un nuovo individuo) sono aploidi, ovvero posseggono solo una copia di ogni cromosoma e questo per far si che la condizione di diploidia sia rispettata nel nuovo individuo.
Può avvenire che ci siano dei cambiamenti nelle sequenze di base della molecola del DNA (contenuta nei cromosomi) e tali cambiamenti vengono definite mutazioni. Varie sono le cause che provocano le mutazioni (es. radiazioni), comunque ora non ci interessa.
Le mutazioni che interessano l’aspetto dei serpenti (es. amelanismo) sono quelle recessive. Se una mutazione è recessiva, perché si manifesti è condizione necessaria che entrambe le copie di cromosomi contengano il gene mutato. Qui è giusto inserire i concetti di omozigosi ed eterozigosi.
Negli esseri omozigoti le due copie di geni sono identiche (possono essere entrambe normali o entrambe mutate); in quelli eterozigoti le due copie sono differenti (solitamente una normale ed una mutata).
Per far si che una mutazione sia sicuramente trasmessa ai figli e che diventi manifesta (che interessi quindi il fenotipo, ovvero l’apparenza dell’individuo) è necessario che entrambi i genitori siano omozigoti per la data mutazione (abbiano quindi entrambe le copie di geni mutate).
Se però i genitori sono eterozigoti per una mutazione recessiva non è detto che essa sarà manifesta poiché è necessario, per influenzare il fenotipo, che la mutazione sia presente in entrambe le copie e non è detto che entrambi i genitori passino il gene che la contiene.
Un esempio è quello riguardante l’amelanismo:
Se il genitore I è eterozigote per amelanismo, ovvero contiene un gene N (normale) ed uno M (mutato), ed anche il genitore II è eterozigote per amelanismo allora avremo queste possibilità:
se I trasmette il gamete contenete N e II contenente N, i figli saranno tutti normali (NN). Se I trasmette N e II M (o viceversa) allora avremo degli individui dall’apparenza normale (poiché entrambi i geni devono essere mutati perché la mutazione interessi il fenotipo), ma contenenti un gene mutato (quindi eterozigoti per amelanismo). E’ poi possibile che I trasmetta M ed anche II trasmetta M e quindi si avranno tutti individui dall’aspetto mutato (omozigoti per amelanismo).
Quindi se I è eterozigote per amelanismo ed anche II è eterozigote per amelanismo si avrà un 25% di figli normali, un 25% di figli mutati ed un 50% di figli normali nell’apparenza, ma eterozigoti per amelanismo.
Se poi uno dei genitori è omozigote, ma non mutato e l’altro è omozigote per amelanismo allora avremo solo figli normali, ma eterozigoti per amelanismo.
Se invece I è eterozigote per amelanismo e II omozigote per amelanismo allora avremo 50% di figli mutati ed un 50% di figli eterozigoti per amelanismo e se I è eterozigote per amelanismo e II omozigote non mutato allora avremo 50% figli normali (omozigoti) e 50% eterozigoti per amelanismo. Andrebbe fatto uno schema, vi conviene incrociare le varie possibilità in una tabella per capire bene i risultati. Ovviamente le percentuali sono solo indicative.
In natura le probabilità che due individui eterozigoti per una data mutazione si incontrino sono molto basse e quindi le mutazioni risultano molto rare.
Torniamo quindi a ciò che vi interessava.
Accoppiando individui appartenenti alla stessa nidiata (come potete capire se sono stato chiaro) le probabilità che una mutazione presente venga trasmessa e si manifesti nel fenotipo diventano sensibilmente più alte ed ogni generazione successiva ancora accoppiata insieme dopo un’accurata selezione aumenta tali possibilità. Questo può risultare positivo se si cerca di riprodurre individui che mostrino una mutazione.
Ovviamente aumentano anche le possibilità che si manifestino mutazioni recessive dannose (quali deformità, sterilità, durata minore della vita…) .
Inoltre continuando con riproduzioni tra consanguinei il corredo genetico rimane immutato e si perde quella variabilità che è prerogativa necessaria all’evoluzione ed è probabile che si ottengano animali più deboli o sensibili alle malattie e con un arco di vita più breve e dopo alcune generazioni diventa impossibile riprodurre ancora individui fertili.
Quindi, a meno che non si desideri fare una selezione particolare, sarebbe meglio evitare l'accoppiamento tra consanguinei.

Spero di essere stato chiaro ed esaustivo
Saluti
LP

Bibliografia

Aa.Vv., Genetica. Principi di analisi formale, Bologna, Zanichelli, 1996.

McEachern Michael J., A Color Guide to Corn Snakes. Captive-Bred in the United States, Lakeside, CA, USA, Advanced Vivarium Systems, 1991.




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